Un alveare contro l’inverno

Un alveare contro l’inverno

Dopo un ottobre piuttosto caldo, le previsioni paiono indicare un abbassamento delle temperature. L’inverno arriverà improvviso e gelido, con abbondanti nevicate e perturbazioni diffuse. Non facciamoci cogliere impreparati e cerchiamo di capire come il miele e i prodotti dell’alveare possono essere preziosi alleati della nostra salute.

Il miele, lo abbiamo detto più volte, è uno degli alimenti più puri e meno manipolati che possiamo trovare in natura. Le sue proprietà giungono quasi inalterate dall’alveare alla nostra tavola, mantenendo intatte le sue peculiarità aromatico-gustative, ma anche quelle dietetico-salutari. Il miele è l’alimento base con cui le api si sostentano durante le stagioni autunnali e invernali, per questo ricchissimo di energia e benefici. Il “frutto delle api” non è però il solo prodotto ad avere proprietà curative: propoli, pappa reale e polline rappresentano un valido aiuto per integrare la dieta invernale e aumentare le difese immunitarie.

La linea ALVEARE di Brezzo e quella contiene prodotti che possono aiutare il nostro fisico e lenire gli effetti del freddo: vediamoli nel dettaglio.

PROPOLI BREZZO

Il propoli deriva da sostanze di natura resinosa e balsamica raccolte sulle piante e successivamente elaborate dalle stesse api per scopi di protezione antisettica. Il nome suggerisce la sua azione difensiva: in greco pro («προ») significa «davanti» e polis (πόλις) «città», ovvero «davanti alla città», le api utilizzano questo elemento per difendere l’alveare da malattie e predatori che possono metterlo in pericolo. Conosciuto fin dai tempi antichi – Plinio il Vecchio lo citava già nella sua Naturalis historia – il propoli è considerato uno dei migliori antisettici naturali. Viene consumato nella tradizionale soluzione alcolica, che può fungere anche da anestetico locale.

Quali sono le sue caratteristiche organolettiche?

Il propoli è ricco di flavonoidi, polifenoli e presenta un elevato contenuto di sali minerali, tra cui ferro, calcio, rame e manganese, vitamine del gruppo B. Non ha praticamente calorie, in quanto 100 grammi di questo prodotto contengono circa 15 kcal.

Quali gli effetti benefici?

Il propoli svolge numerose attività benefiche. La composizione di acido caffeico e flavonoidi rende il propoli un potente antinfiammatorio, efficace contro l’asma. Ma svolge soprattutto effetti antisettici, antivirali, cicatrizzanti, antimicotici, immunostimolanti e vasoprotettivi. Il propoli in soluzione alcolica è utile per afte, ascessi, vescichette del cavo orale. Sui denti doloranti ha un’azione decongestionante quindi efficace anche sulle gengiviti. Il propoli dà inoltre immediato sollievo alla gola infiammata, donando non solo sollievo, ma aiutando a prevenire raffreddori e influenze.

Curiosità

Il propoli è amico degli animali. Utilizzata nelle giuste dosi e sotto consiglio di un veterinario, può essere usata per curare la laringite di cani e gatti durante il periodo invernale.

Modalità di utilizzo

E’ raccomandabile l’utilizzo del propoli in caso di mal di gola e infiammazioni del tratto respiratorio. Mediante l’apposita pipetta si possono fare cadere 4 o 5 gocce di propoli direttamente nella gola. Si può ripetere l’assunzione tre o quattro volte al giorno.

POLLINE BREZZO

Raccolto dalle “api bottinatrici”, ogni singolo granulo di polline è un microcosmo di elementi necessari alla vita: proteine, vitamine, amminoacidi, carboidrati, enzimi e sali minerali. La completezza e la complessità dei suoi componenti fanno del polline un complemento utile per una dieta sana ed equilibrata.

Quali sono le sue caratteristiche organolettiche?

La composizione del polline d’api presenta tutti gli amminoacidi essenziali, è ricco di sali minerali, ferro, vitamine (C, A, B, acido pantotenico, acido folico) e flavonoidi, considerati potenti antiossidanti naturali.

Quali gli effetti benefici?

I flavonoidi, potenti antiossidanti contrastano l’insorgenza di malattie cardiovascolari perché abbassano il colesterolo, stabilizzano e rafforzano i capillari, riducono le infiammazioni e combattono la formazione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Il polline stimola e rinforza il sistema immunitario e contribuisce a normalizzare la flora batterica dove si trova il 70% delle nostre difese immunitarie. Svolge un’intensa azione antinfiammatoria e, per la sua ricchezza in minerali, vitamine ed amminoacidi è molto indicato anche per la pratica sportiva.

Curiosità

Nell’antica Cina e nella medicina ayurvedica il polline era utilizzato come tonico energetico e nutritivo. Il suo carattere “fecondativo” era considerato una sintesi della forza vita, capace di rinnovarsi e perpetrarsi nel tempo.

Modalità di utilizzo

Si consiglia di assumere il polline quotidianamente, un cucchiaino al giorno è la dose indicata. L’ideale è assumerlo al mattino a colazione. Nei periodi di maggiore stanchezza si può arrivare a consumare un cucchiaino a colazione ed uno a pranzo. Avendo un effetto tonico se ne sconsiglia invece l’assunzione alla sera. L’ideale è consumare il polline da solo, masticandolo bene al fine di favorirne l’assunzione. Se non se ne gradisce il gusto lo si può anche mescolare con il miele oppure nello yogurt.

PAPPA REALE BREZZO

Nutrire l’ape regina è il compito più importante a cui attendono le api dell’alveare: da lei dipende il futuro di tutta la colonia. La sua alimentazione è perciò un concentrato di elementi benefici che hanno del miracoloso: grazie a questa dieta, un’ape regina è in grado di vivere fino a cinque anni, contro i 6 mesi di operaie e fuchi.

Quali sono le sue caratteristiche organolettiche e i benefici?

La pappa reale è un cocktail di vitamine, in particolare, è stato dimo­strato che è l’alimento più ricco di acido pantotenico (B5), una sostanza che svolge un ruolo fonda­mentale nel metabolismo cellulare e che si trova nelle cellule dei muscoli, del fe­gato, dei reni e del cervello. Ottima è an­che la presenza di sostanze minerali e oligoelementi tra cui calcio, rame, fer­ro, fosforo, potassio, silicio, zolfo: so­stanze che giocano un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo. La pappa reale svolge anche un ruolo antibatterico e antibiotico e contiene sostanze ormonali in grado di favorire la crescita cellulare.

Curiosità

Negli anni ’60 e ’70 la scoperta di questo supercibo ha creato una vera e propria infatuazione: la pappa reale veniva considerata una panacea per qualsiasi male e un elisir di lunga vita. Oggi, sebbene queste aspettative siano ridimensionate, la pappa reale rimane uno dei cibi più interessanti per le sue indubbie proprietà salutistiche.

Modalità di utilizzo

Se ne consiglia l’assunzione a digiuno e per via sublinguale (cioè ponendola sotto la lingua e lasciandola sciogliere), per evitare, semplicemente deglutendola, una sua degradazione da parte dei succhi digestivi e gastrici. La dose consigliata è un cucchiaino (circa 500 mg). Al fine di sfruttarne al meglio i numerosi benefici si consiglia di assumerla per almeno 6 settimane, un periodo che può essere rinnovato varie volte nel corso dell’anno.

COCKTAIL REALE BREZZO

Il Cocktail Reale Brezzo è una miscela dei quattro doni più preziosi dell’alveare: il Miele, il Polline, la Pappa Reale ed il Propoli. Si tratta di un energetico naturale eccezionale in quanto riassume in sé tutte le proprietà dei quattro elementi di cui si compone che lo rendono un prodotto particolarmente ricco e completo.  È il prodotto ideale per chi pratica sport e chi si trova in una situazione di stress e fatica ma è anche consigliato per le persone anziane, i bambini ed in generale per tutte le persone che hanno bisogno di trovare energia e vigore. Si consiglia un cucchiaino da caffè al giorno. Per beneficiare al meglio della sua azione energetica e salutare si consiglia di prolungare il consumo almeno per un mese.

Marmellata, composta o confettura?

Marmellata, composta o confettura?

Marmellata, composta o confettura? Questo è il problema. Vi siete mai chiesti quali sono le differenze mentre scegliete il vostro vasetto preferito? In questo post cerchiamo fare chiarezza, seguiteci!

POUR MARIE MALADE, LA MARMELLATA

Leggenda vuole che Maria de Medici, andata in sposa al francese Enrico IV, fu colpita da una grave carenza di vitamine. La corte si mobilitò in suo soccorso ordinando che i migliori agrumi di Sicilia giungessero alla sua tavola. Già, ma come conservarli durante un viaggio che poteva durare settimane? I cuochi italiani trovarono un sistema. Recuperando antiche tradizioni greche, che addensavano gli zuccheri della frutta bollendola e aggiungendo miele (conservante naturale per eccellenza – vedi il nostro post COME SI FA IL MIELE?), preparano dolcissime marmellate di agrumi che chiudevano in casse contrassegnate con la frase «pour Maire malade», per Maria ammalata. Il termine, entrato nell’uso volgare si contrasse in «marimalade», da cui «marmelade». 

IL MELE DI MIELE 

La vera etimologia di marmellata deriverebbe dal portoghese marmelo, originatosi dal latino melimelium sul calco greco μελίμηλον («melimelon», ovvero «mela di miele»). Con questo si indicava una dolcissima mela, ovvero la mela cotogna che, come si legge nei ricettari antichi, veniva fatta bollire per ottenere salse dal gusto inebriante e stucchevole. In realtà non si aggiungeva miele, perché, con la cottura, la mela cotogna trasforma la sua polpa dura e immangiabile in una salsa dolcissima, con spiccati profumi di miele.

Solo agrumi

Questa finta e divertente etimologia, svela in realtà la natura della marmellata: un concentrato semisolido di agrumi e zucchero. La normativa, come previsto dal decreto attuativo del 2004, ha stabilito che solo ed esclusivamente gli agrumi possono essere ridotti a marmellata, quindi occhio a come utilizzate il termine! Le marmellate, molto apprezzate nei paesi anglosassoni, si preparano con agrumi tagliati a pezzetti e cotti a lungo nello zucchero, fino a raggiungere una consistenza cremosa, con parti di buccia e polpa in sospensione.

Una curiosità

Per legge il quantitativo minimo di frutta utilizzato dev’essere del 20%, quello proveniente dall’endocarpo, ovvero dagli spicchi, deve essere almeno il 7,5%.

LA CONFETTURA

La confettura nacque con la scoperta della canna da zucchero. Il temine deriva dal francese confiture, cioè «confettare», «ricoprire di zucchero». Il miele venne progressivamente abbandonato nella creazione delle marmellate, in favore di altri dolcificanti come lo zucchero di canna e lo zucchero bianco. 

La raccolta delle pesche

Normale o extra?

La legislazione europea in materia suddivide la confettura in due categorie: confettura e confettura extra. Per la confettura si possono utilizzare polpa e/o purea di una o più specie di frutta in quantità minima di 350 grammi su 1 kg di prodotto finito, il 35%. Se invece si utilizza solo ed esclusivamente polpa non concentrata di frutta con un minimo di 450 grammi per chilo (45%), allora si parla di confettura «extra».

CONFETTURE BREZZO, UN CONCENTRATO DI FRUTTA PURA

Se la legge prevede frutta minima per il 35%, le confetture Brezzo sono ottenute con il 120% di frutta garantita. Per ogni kg delle nostre confetture vengono cioè impiegati un chilo e 200 grammi di frutta fresca, cotta delicatamente (vedi sotto) e lasciata in pezzi. Utilizziamo solo zucchero di canna, il cui sapore esalta gli aromi e i sentori della frutta fresca.

LA COMPOSTA

La composta si differenzia dalla confettura per essere una salsa di frutta frullata e omogenea. Le composte risultano facili da spalmare, ideali per i ripieni dei dolci e per preparare torte e crostate.

C’è a chi piace speziata

La storia della composta si perde nella notte dei tempi. È però probabile che risalga alla Roma antica dove, per conservare la frutta, veniva immersa in un mix di vino passito, vin cotto, mosto, miele e spezie. Anche oggi la composta può contenere diversi tipi di frutta e spezie, come la nostra COMPOSTA DI MELE E ZENZERO, l’avete mai assaggiata?

LE COMPOSTE DI BREZZO, BIOLOGICHE E SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI

Le nostre composte sono un concentrato di frutta da agricoltura biologica certificata dall’ente Bioagricert. Vengono realizzate senza zuccheri aggiunti, ovvero solo con gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta: sono dunque ideali per diete a basso contenuto calorico e prive di saccarosio.

QUALITÀ BREZZO

Tutte le marmellate, le composte e le idee a sono realizzate a partire dalla migliore frutta, selezionata da fornitori di fiducia. Grazie all’impiego di una tecnologia di cottura sottovuoto, le temperature di lavorazione non salgono mai sopra i 60 gradi centigradi, garantendo un pieno rispetto della materia prima, che preserva le vitamine, i colori e gli aromi della frutta appena raccolta.

Un’ampia scelta!

Le marmellate, le composte e le confetture Brezzo si trovano in molti gusti e formati diversi. Tra le composte più particolari, segnaliamo quelle di Bacche di Goji (il superfrutto dalle molteplici proprietà fitoterapiche); di mela e zenzero (spezia conosciuta per le caratteristiche antinfiammatorie); di ciliegie visciole (dolci e succose); di mirtilli, di pesche e di albicocche tutti da coltivazione biologica. Tra le confetture e le marmellate quella di mandarini e arance di Sicilia; la marronata (confettura di marroni); e alcune ricette particolari come pesca amaretti e cacao o pera e limone.

Perchè un blog?

Perchè un blog?

Abbiamo un nuovo canale digitale per comunicare direttamente con voi. Una maniera innovativa per creare un’informazione a «Km0». Dal produttore al consumatore vi racconteremo la passione che ci guida a fare il lavoro che più amiamo!

Un blog è come un diario. Ma un diario pubblico, partecipato. Come nel più classico dei diari intimi si annotano pezzi di vita, riflessioni, notizie, opinioni. Ma essendo rivolto direttamente ai lettori, chiamandoli in causa, è possibile usare le sue pagine per comunicare ricerche, conquiste o informazioni utili. Per sua stessa natura, un diario come il blog contiene argomenti differenti, uniti però dalla voglia di comunicare uno stile, un’idea, ciò che si fa e il modo in cui lo si fa. Insomma, quello che si è.

Abbiamo deciso di aprire un blog per comunicare. E farlo in maniera nuova. Ci sono moltissimi blog personali, ma sono ancora pochi quelli aziendali. Vorremmo creare un luogo aperto a tutti, un piccolo punto di riferimento per chi conosce o vuole conoscere Brezzo e i suoi prodotti in maniera immediata. Non filtrata da altri, direttamente dal produttore al consumatore.

Una sorta di «km0» dell’informazione che vorrebbe restituire la stessa autenticità e le stesse emozioni che molti dei nostri clienti ritrovano nei nostri prodotti.

Di cosa parlerà questo blog?

Di apicoltura e di miele, perché sono il DNA della nostra azienda. Ma non solo. Parleremo del miele e del suo contesto, del mondo che ruota attorno alle api e al loro preziosissimo dono, ancora oggi misterioso e troppo sottovalutato. Parleremo delle idee alimentari di qualità: le specialità che la nostra famiglia, ormai dalla fine degli anni ’80 ad oggi ha confezionato per rispondere alle nuove esigenze di consumo, attente alla territorialità, alla tipicità e all’unicità dei prodotti offerti, senza mai venire meno alla qualità e al rispetto dell’ambiente e delle materie prime.

Parleremo anche di storie del miele, di tradizioni e di un territorio, quello del Roero, che è diventato Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie a caratteristiche straordinarie, ancora tutte da scoprire.

Ogni quanto pubblicheremo?

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